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don Giovanni Masciadri
(
Milano 1868 - 1962 Agliate)

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archiviazione in forma digitale della più ampia ed esauriente documentazione su
don Giovanni Masciadri

membro della comunità degli Oblati Vicari, esponente emblematico del clero ambrosiano a cavallo fra le due guerre mondiali, fonda nel 1932 la congregazione delle Suore Infermiere di San Carlo, per il soccorso a domicilio di anziani, infermi, inabili, per i quali istituì anche case di riposo

il salvataggio digitale contiene i suoi manoscritti
- testi spirituali
- statuti e norme della  Congregazione da lui istituita
- epistolario
- discorsi commemorativi
- appunti biografici sulla sua figura


madre Carolina Venturella (Grancona 1901 - 1989 Colle Ameno)

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trascrizione e digitalizzazione dei manoscritti di
madre Carolina Venturella

quaderni ed epistolario

sotto il nome e la firma povera anima o anche povera creatura, moriva il 30 agosto 1989 madre Venturella, suora canossiana

i lettori del suo diario spirituale ne conobbero il vero nome
solo dopo la sua scomparsa. Scriveva in assoluto segreto,
i suoi quaderni  li consegnava solo al padre spirituale
e con una certa renitenza anche a lui

la Comunità e l’Opera dello Spirito Santo di Palestrina
ebbero in lei e nella sua esperienza spirituale la genuina sorgente della loro nascita

i suoi 15 quaderni, scritti lungo un quarto di secolo,
sono la testimonianza di un profondo ascolto dei suggerimenti
e delle ispirazioni che provengono dallo Spirito,
per il rinnovamento di ogni cristiano e della Chiesa tutta


suor Tomasina Pozzi (Uggiate Trevano 1910 - 1944 Mese
)

Ama,
tutto si aggiusterà
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  Vergine Santa, presentate Voi a Gesù la mia offerta,
  dite che rinuncio fin da questo momento
  ad ogni amore sensibile, 
ad ogni soddisfazione,
  ad ogni minimo affetto,
ad ogni gusto spirituale,
  per non vivere che di pura fede, 

  amando, operando solo per Dio, 
  immolandomi in un profondo silenzio

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trascrizione di appunti autobiografici e dei diari di
suor Tomasina Pozzi,
religiosa appartenente alla
Congregazione delle Pie Figlie della Sacra Famiglia 
di Mese (SO)

nella Casa di Mese sono conservati con amore
e con cura tutti gli scritti e la documentazione riguardante suor Tomasina

su questa suora si è scritto e discusso con pareri
spesso opposti

è giusto lasciare a lei la parola: ascoltiamola con semplicità, attenzione e amore, mettendo da parte prevenzioni, dubbi, imbarazzi,
dimenticando l’interesse esclusivo ai fenomeni straordinari 
che hanno accompagnato la sua vita

questo libro asseconda il suo desiderio di Vittima che si mette a disposizione dell’amore di Dio per giovare alle anime. 


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Annales Sacri Monasterii Lambrugi (1406 - 1798)

annales monastero lambrugo


 trascrizione del chronicon del monastero femminile
 benedettino di Lambrugo (CO)

 il manoscritto si trova
 nell'Archivio Storico Diocesano Milanese,
 alla sezione XII, vol. 168, è un volume rilegato
 con copertina di cartone di cm 24 x 35,4 
 composto da 250 fogli
 il titolo completo Annales Sacri Monasterii Lambrugi
 è scritto nella parte alta del primo foglio interno
 ed è sormontato dal noto trigramma XHS:
 Christus Hominum Salvator

 il volume è diviso in 4 parti
 - elezione delle badesse
 - ammissione, professione e morte delle monache velate
 - ammissione, professione e morte delle sorelle converse
 - visite e confessori

la redazione del testo cominciata nel 1532 per iniziativa della badessa Faustina de Soli di Cantù, termina nel 1798, anno della soppressione del monastero

sembra trovarsi di fronte ad un arido elenco di nomi e di date,
ma le croniste che si succedono negli anni,
rappresentano quadri vivi della vita interna ed esterna
di tre secoli di una realtà extraurbana situata nella pieve d'Incino in modo succinto o dettagliato, in uno stile a volte rozzo e dialettizzante,
ma molto efficace e coinvolgente
il nome delle badesse e delle monache dà una conoscenza inaspettata: provengono in maggioranza da abbienti famiglie di Milano
gli ammonimenti dei Visitatori ricordano le difficoltà di far applicare le regole della vita monastica, soprattutto la clausura e la povertà, a donne che si trovano per volere della famiglia, e non per propria scelta, per sempre prigionate 

risalta dai fogli la forza economica, l'autonomia dal potere feudale, la capacità di resistere anche alle decisioni arcivescovili di questa comunità femminile, ben conscia del proprio potere e orgogliosa delle proprie origini da padri gentilhuomini, si narra di liti coi potenti proprietari confinanti che si protraggono per svariati decenni, con ricorsi alla Santa Sede, se necessario.

c’è la narrazione dettagliata delle carestie del 1628 e 1629, della successiva pestilenza e delle guerre che funestano in quegli anni il ducato di Milano
la cronista vede persone che come bestie si cibano di fusti di verze, di erbe crude o che tentano di entrare in monastero per procurarsi il cibo necessario
ringrazia la Provvidenza di aver preservato il monastero dal morbo pestilenziale
descrive il terrore, le preghiere, le discipline delle monache all'avvicinarsi delle truppe francesi

gli ultimi fogli fanno rivivere lo sgomento, l'indecisione, l'incertezza, la paura, e l'ansia per il futuro delle religiose al rincorrersi delle voci e all'arrivo dei decreti che rendono sempre più probabile e incombente la soppressione

l'invocazione della cronista faccia Dio che viva pone fine alla lunga storia del monastero di Santa Maria dell'Assunta di Lambrugo delle monache benedettine

 


 
     

 

   






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